Sali di Epsom in capsule, Controindicazioni ed Effetti Collaterali

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La Migliore Soluzione dei Sali di Epsom in Capsule

Migliorare la salute del nostro organismo è possibile. Svariati, sono gli accorgimenti da mettere in pratica, per ottimizzare le funzioni del sistema corporeo. Tra questi, emerge sicuramente la pulizia del fegato. La pulizia del fegato, è ritenuta indispensabile per l’eliminazione delle tossine che, si depositano nell’organo vitale. Disintossicare il fegato, è un’operazione fondamentale per la rigenerazione della funzionalità epatica; questa, agisce, incrementando la presenza di DHT, ossia di diidrotestosterone.

Dire “pulisco il mio fegato”, significa libero l’organismo dai calcoli e le tossine che lo abitano. I rimedi casalinghi, che vengono adoperati per ottenere questo risultato, includono, il consumo di determinati alimenti. Sono, particolarmente, indicati, succhi di frutta, la curcuma, olio d’oliva, olio di pesce, goji e schizandra, e sali di epsom. E’ nota, la procedura di pulizia del fegato e della cistifellea, proposta dal Andreas Moritz. Ingredienti coinvolti nell’operazione di “lavaggio” sono: succo di mela (senza zuccheri aggiunti), olio extravergine di oliva spremuto a freddo, sali di epsom e succo di pompelmo, preferibilmente appena spremuto.

succo di mela assunto prima dei sali di epsomNei sei giorni che precedono le norme di lavaggio, Moritz, consiglia di seguire un regime alimentare, molto ordinato e regolare. Evitare, nella maniera più assoluta, l’assunzione di alimenti fritti, di latte e latticini in genere, e di carne. E’ indicato, invece, ingerire consistenti quantità di succo di mele (almeno un litro al giorno) possibilmente biologico. E’ l’acido malico, presente nella mela, che aiuta l’organismo a rimuovere spontaneamente i calcoli della bile. Questa sostanza, riesce ad ammorbidirli, permettendone una rimozione quasi del tutto indolore ed efficace.

Giunti al sesto giorno, di dieta forzata, possiamo procedere alla pulizia del nostro fegato, seguendo alcune semplici mosse. A partire dalle 14.00, bisogna assolutamente smettere di assumere cibo. Praticamente, non dobbiamo mangiare più per le prossime ore. Trascurando tale “ordine”, potrebbero sorgere notevoli disturbi e compromettere l’intera operazione. A questo punto, rispettate le dovute regole, inizia l’operazione di lavaggio del fegato. Ma, in che modo?

Seguire, passo, passo, le indicazioni di pulizia, è già un primo, importante traguardo. Innanzitutto, prepariamo i sali di epsom in caso li
avessimo in polvere. Mescoliamo 40 grammi di sali in 800 ml di acqua, praticamente quattro cucchiai grandi, divisi per tre tazze; dopodiché, versiamo il tutto, in un recipiente in vetro. Il composto, verrà utilizzato per quattro dosi da ¾ ciascuna.

Sicuramente lo svantaggio nel bere i sali è sopportare il loro gusto amarissimo, che poi diverse persone rappresenta un disagio insuperabile, soprattutto quando inizialmente occorre fare una pulizia del fegato ogni 3-4 settimane. Per questi casi consiglio di assumere sali di epsom in capsule.

Cosa sono esattamente i sali di epsom?

Non tutti conoscono le caratteristiche di questa sostanza; è opportuno, pertanto, chiarirne le funzioni. Il sale di epsom, è chiamato anche solfato di magnesio, ed è noto come ingrediente principe, per la pulizia del fegato e delle vie biliari. Come ogni elemento, può presentare delle controindicazioni, più o meno considerevoli. E’ consigliato, non sovreccedere con le dosi indicate sulle apposite confezioni. In quanto appartenente alla famiglia dei lassativi, il sale di epsom, va consumato con moderazione. Dunque, fare attenzione, a non disidratarsi troppo, generando squilibri in tutto l’organismo. Inoltre, possono verificarsi, casi di allergie ai sali di epsom; nell’incertezza, meglio non abbondare con il dosaggio.

Esistono ulteriori effetti collaterali, prodotti dai “nostri” sali, ma non bisogna allarmarsi, perché, qualsiasi nutriente apporti benefici all’organismo, ad un certo punto, ci presenta il suo “conto” (da pagare). Molto più consistenti, sono, i vantaggi che il sale di epsom , regala a corpo e mente. Una controindicazione della pulizia domestica del fegato, risiede nel passaggio dei calcoli biliari nel tratto intestinale e se non effettuiamo successivamente un clistere, questi calcoli potrebbero rimanere nell’intestino.

Il consumo considerevole di olio d’oliva, riduce la circonferenza dei calcoli biliari, agevolandone il passaggio nella colecisti; così, si sventa il pericolo di un blocco. Quest’ultimo, potrebbe, non solo, generare dolori lancinanti e acuti ma, addirittura, richiedere il ricorso ad un intervento chirurgico. Nonostante i sali di epsom allarghino i dotti biliari per la fuoruscita dei calcoli, a chi ha superato i 50 anni di età viene suggerito di prepararsi 1 mese prima della pulizia con alcuni prodotti/alimenti che sciolgono/riducono le dimensioni dei calcoli e rendono le tossine meno dense. Questo effetto si ottiene consumando ogni giorno p.es. la Chanca Piedra assieme alla curcuma e all’olio di fegato di merluzzo.

calcoliL’azione della bile, è di estremo valore; un funzionamento anomalo, è la causa di ulteriori disturbi. Si pensi ad un innalzamento del colesterolo “cattivo” o della bilirubina; in tal caso, il colore della sezione oculare, del soggetto, subisce delle modifiche incredibili: da bianco diventa giallastro.
Una ridotta quantità di bile nel tratto intestinale, può, invece, provocare malnutrizione. Nonostante, si osservi una dieta sana ed equilibrata, senza eccessi o squilibri, la funzione della bile, gioca un ruolo fondamentale, per la conduzione di una vita normale. Tra gli altri vantaggi che regala al corpo, c’è quello di bilanciare il sistema di difesa immunitario. Seppure l’idea di eventuali calcoli della bile, possa spaventare, non è il caso di farne un dramma, perché, a raggirare questa minaccia, è il nostro stesso corpo. L’organismo umano, produce spontaneamente, tre sostanze, in grado di sciogliere il fango biliare. Si tratta degli amminoacidi glicina e taurina e, della fosfatidilcolina.

Fin quando la disponibilità di questi ingredienti, risulta consistente, nel sistema corporeo, difficilmente si formeranno i calcoli. La presenza degli amminoacidi è funzionale al benessere della bile. La taurina, ad esempio, è l’attore responsabile della disintossicazione del tratto biliare, insieme alla glicina. Questi due amminoacidi, sono coinvolti nell’operazione di disintossicazione, definita peptide di coniugazione. La fosfatidilcolina, agisce nell’azione di disintossicazione, detta, tecnicamente, metilazione.

Fino al momento in cui, l’organismo dispone di tali ingredienti, ogni pericolo di sviluppare calcoli, è scampato, poiché, la bile resterà perfettamente liquida ed in salute.

 

I Migliori Rimedi per la Pulizia del Fegato

Per una pulizia del fegato meno aggressiva e comunque efficace ci sono delle erbe che in sinergia tra di loro costituiscono un eccellente disintossicante naturale per il fegato, meglio se costituito da erbe biologiche e selvatiche, senza conservanti e additivi, senza alcool, libero da OGM e vegano. La formulazione migliore contiene:

Borututu wildcrafted: il tè di corteccia borututu viene impiegato dalla medicina tradizionale africana come un tonico contro problemi del fegato e della cistifellea. La corteccia borututu è uno dei tonici più potenti della natura, grazie alle sue sostanze aiuta le funzioni del fegato e della cistifellea.

Lapazio giallo biologico: migliora gli enzimi digestivi e la produzione di bile, particolarmente indicato per assistere il tratto digestivo, la pelle e il fegato.

Dente di leone biologico: stimola la secrezione della bile, questo aiuta nell’assorbimento dei grassi e nella digestione.

Fillanto wildcrafted: è un antitossico epatico, promuove l’eliminazione naturale delle tossine dal fegato e dalla cistifellea. Inoltre ha proprietà antivirali nelle epatiti da virus.

Celidonia biologica: i suoi principi attivi agiscono sul fegato favorendo la produzione e l’azione fisiologica della bile. La celidonia è un ottimo rimedio per tutte le persone che soffrono di fegato con dolori pungenti alla parte destra dell’addome superiore.

Cicoria biologica: viene impiegata per disturbi del fegato e della colecisti, aiuta il drenaggio del fegato e stimola la secrezione biliare, azione connessa anche ad un miglioramento della digestione.

Cardo mariano biologico: è un noto epatoprotettore, protegge le cellule epatiche dal danno causato da sostanze tossiche. Gli estratti di cardo mariano catturano i radicali liberi impedendo loro di formare con le membrane cellulari i lipoperossidi, estremamente tossici per il fegato. Inoltre il Cardo mariano stimola la produzione di cellule epatiche nuove, probabilmente favorendo la sintesi proteica.

Curcuma biologica: è una spezia utilizzata da millenni come rimedio per i problemi epatici per la sua azione coleretica, cioè aumenta la secrezione della bile senza modificarne la composizione, stimola la contrazione della colecisti.

Menta Piperita biologica: aiuta il fegato stimolando il flusso biliare, rilassando i dotti biliari e contribuendo al rilascio delle tossine. Ha un’azione antilitica, ovvero aiuta il discioglimento dei calcoli della cistifellea, favorendo una digestione ottimale.

Acido Fulvico: è una sostanza molecolare stupefacente per la sua capacità di elettrolisi e la sua natura colloidale che neutralizza le tossine.

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