Un’alimentazione sana e bilanciata è alla base del benessere e della salute del cane. Gli alimenti rappresentano il combustibile per l’organismo che è in grado di produrre energia da utilizzare per tutte le attività fisiologiche e quotidiane dell’animale domestico. La nutrizione è un processo di scambio tra l’essere vivente e l’ambiente, che consente l’assorbimento di sostanze estranee all’organismo e la loro trasformazione in energia vitale.
Essendo il cane, fin dall’antichità, molto vicino all’uomo, viene spesso considerato come un componente della famiglia: si rischia, dunque, di considerarlo come un umano e, di conseguenza, si pensa debba seguire le nostre abitudini alimentari, i nostri ritmi e le nostre consuetudini.
Ma il cane è morfologicamente e biologicamente molto diverso dall’uomo e quindi deve essere alimentato diversamente.
Fortunatamente, l’errata convinzione che il cane possa nutrirsi degli avanzi o degli scarti della cucina casalinga è ormai superata, grazie agli innumerevoli studi clinici fatti nel campo dell’alimentazione veterinaria (1). Tuttavia, vi sono ancora alcuni proprietari che continuano a nutrire i propri cani con gli avanzi della cucina, mettendo a rischio il loro benessere. La salute dei nostri amici a quattro zampe viene minata, non solo dagli scarti alimentari, ma anche da bocconcini e altri cibi che, normalmente, vengono classificati come sani per noi umani, ma che per un cane sono tossici. I sistemi digestivi canini non possono processare il cibo allo stesso modo degli umani e, a volte, questo errore può essere per loro fatale. Esiste ancora molta confusione tra i proprietari dei cani su come alimentarli correttamente.
L’Alimentazione del Cane
A differenza di quanto avviene nell’essere umano, la varietà di cibo non è cosi essenziale per il cane. Contrariamente a quanto si pensa, la flora intestinale canina è più delicata rispetto a quella dell’uomo e i continui cambiamenti alimentari possono alterarla. Solitamente, quando vi è un cambio di alimentazione, si presenta la dissenteria e, per questo motivo, si consiglia di passare da una dieta a un’altra in maniera graduale.
L’alimentazione del cane deve soddisfare tutti i suoi fabbisogni, senza ricadere in carenze e in eccessi di nutrienti.
Il cane, biologicamente, è un carnivoro, ma la sua stretta convivenza con l’essere umano, dovuto all’addomesticamento, lo ha trasformato in onnivoro. Infatti, anche se, potendo scegliere, il cane preferirebbe la carne, con un’alimentazione basata esclusivamente su questo alimento si possono causare gravi deficienze di calcio (2) o accumulare quantità eccessive di fosforo (3).
I Vari Tipi di Cibo per il Cane
I regimi alimentari dei nostri cani possono essere differenti, a seconda delle esigenze dell’animale e del proprietario: possiamo scegliere un’alimentazione commerciale, costituita da cibi secchi e umidi, una dieta casalinga, costituita da cibi cotti, la dieta Barf, costituita da cibi crudi e una dieta mista, costituita da cibo commerciale e casalingo.
Le opzioni alimentari sono molte: la scelta del tipo di alimentazione da somministrare ai nostri amici a quattro zampe è sempre stata un grande dilemma. Esaminiamo insieme la questione per capire quale dieta possa fare al caso nostro, o meglio al caso loro!
Alimentazione Casalinga
Per dieta casalinga non si intendono gli avanzi della tavola, ma si intende un alimento completo e bilanciato, ottenuto miscelando correttamente gli ingredienti, in modo da soddisfare il fabbisogno del cane che varia in base a età, taglia, stile di vita e stato fisiologico.
Molti proprietari preferiscono le diete casalinghe, le vedono come un modo per aumentare il legame con i loro animali domestici, come la possibilità di sapere con precisione con cosa si sta nutrendo il proprio animale, anche se queste diete potrebbero non avere la convenienza di quelle commerciali.
Questo regime alimentare, se non curato con molta precisione, potrebbe generale squilibri nutrizionali. In uno studio sulla dieta casalinga, è emerso che spesso i proprietari non seguono correttamente le prescrizioni dei veterinari nutrizionisti (4) e, quindi, non forniscono le vitamine, i minerali o gli amminoacidi necessari ai propri animali. Tutte queste alterazioni rendono la composizione nutrizionale delle diete imprevedibile e probabilmente squilibrata (5).
Anche se le diete fatte in casa potrebbero essere uno strumento utile per la gestione nutrizionale dei cani con determinate malattie, non tutti i proprietari sono in grado di utilizzarle in modo appropriato e di aderirvi per un lungo periodo di tempo. Questo problema deve essere preso in considerazione quando si sceglie di adottare una dieta casalinga.
Un altro problema comune sono il glutine e i latticini, entrambi infiammatori per l’intestino del cane, che alla lunga potrebbe sviluppare alcune patologie.
La Dieta BARF
Il nome di questa particolare dieta è un acronimo che significa bones and raw foods, cioè ossa e cibi crudi. Attualmente, invece viene usato come acronimo di Biologically Appropriate Raw Food, ossia cibo crudo biologicamente appropriato.
Questa definizione si riferisce alla composizione della dieta, che prevede alimenti crudi di origine animale e di ossa. Il principio è quello di fornire un alimento che sia il più possibile simile a quello dei cani selvatici. Nella ciotola del cane alimentato con la BARF si trovano: carne cruda, ossa, cartilagine, grasso animale, interiora, frattaglie, pesce, uova, frutta e verdura, aglio, cereali, erbe, olio, latticini.
I sostenitori della dieta BARF affermano che una dieta naturale, basata su carne cruda, ossa e organi, sia nutrizionalmente superiore ai mangimi commerciali. I critici della dieta BARF, invece, discutono sui rischi, come sbilanciamenti nutrizionali, perforazioni intestinali e intossicazioni alimentari che per loro pesano più dei benefici (6).
Prima di decidere se utilizzare o meno una dieta BARF, occorre riflettere sugli aspetti sopra citati, ma anche sulla gestione spesso non semplice e poco comoda della carne cruda.
Alcuni propositori delle diete a crudo raccomandano la supervisione di un veterinario o di un veterinario nutrizionista per verificare l’adeguatezza dell’alimentazione. Questo regime alimentare non è adatto a tutti o facile da seguire.
La Dieta Commerciale
La dieta commerciale prevede l’utilizzo di un tipo di alimento che può essere secco, come le crocchette o umido, come le scatolette. Scegliendo un’alimentazione di tipo commerciale si scelgono la praticità, la facilità di impiego e di conservazione, la velocità nel preparare i pasti e la comodità in caso di viaggi.
Il cibo secco va evitato, a meno che non sia pressato a freddo e privo di additivi chimici. Le crocchette generalmente vengono estruse, ovvero sono scaldate a temperature elevate. In questo modo vengono distrutte quasi tutte le sostanze nutritive: vitamine, minerali, aminoacidi e sostanze vegetali (7). Anche se vengono utilizzate materie prime di qualità, vengono distrutti tutti i nutrienti durante il processo di preparazione. Ciò che viene aggiunto in seguito (aminoacidi, vitamine), solitamente è costituito da prodotti sintetici. Inoltre, la maggior parte delle crocchette contiene molti cereali, che, alla lunga, il cane non riuscirà più a metabolizzare. Infine, le crocchette sono particolarmente soggette alle muffe per il loro alto contenuto di cereali.
Le scatolette di cibo per animali dovrebbe avere un’etichetta trasparente: dovrebbero essere elencati tutti i singoli ingredienti contenuti; tali mangimi, per fornire un nutrimento completo, dovrebbero contenere verdure ed erbe aromatiche, vitamine di sintesi e non dovrebbe esserci nessun additivo. Gli additivi contenuti nei cibi commerciali possono provocare allergie.
Va ricordato che l’alluminio, presente nelle lattine di cibo per cani, entra in contatto con il cibo cotto e cede una concentrazione di metallo al contenuto: col passare degli anni, esso si deposita nei tessuti del corpo e diventa una pericolosa neurotossina per gli animali domestici (8).
In conclusione, un’alimentazione ricca di cibi trasformati, troppo cotti e pieni di additivi, non è salutare per i nostri amici animali, poiché può creare infiammazioni e trasformare i grassi in sostanze tossiche (9). Ciò che crea o promuove l’infiammazione nel corpo aumenta il rischio di malattie (10).
Quale è il Miglior Cibo per il Cane?
Attualmente esiste la possibilità di somministrare al proprio cane il cibo disidratato, a cui si aggiunge solo dell’acqua ed il pasto è pronto! E’ molto simile a quello crudo, quindi analogo a quello che mangerebbero in natura, con ingredienti inalterati e biodisponibili. Le carni sono di grado alimentare umano e vengono leggermente riscaldate a circa 95°C, quanto basta per eliminare eventuali agenti patogeni nocivi, preservando le sostanze nutritive, senza la necessità di processi di cottura aggressivi. La frutta e la verdura fresca vengono lavate, tagliate e preparate crude.
Il vantaggio della disidratazione è che elimina l’umidità dagli alimenti naturali, conservandone, così, tutte le sostanze e la bontà.
Esiste anche un’altra opzione naturale, quella del cibo pressato a freddo, senza aggiunta di additivi, conservanti e coloranti, presenti, invece nelle comuni diete commerciali.
Sia il cibo disidratato che quello pressato a freddo sono tra le opzioni più naturali e pratiche oggi in commercio.
Riferimenti
- 1- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20662965
- 2- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11280399
- 3- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8139162
- 4- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4473168/
- 5 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18656841
- 6 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3003575/#b10-cvj_01_50
- 7- Jutta Ziegler Il Manuale completo della salute del cane e del gatto
- 8 – https://www.fitopets.com/blog/i-5-pericoli-del-cibo-cotto-per-cani
- 9- https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/j.1939-1676.2011.00836.x
- 10- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25866155